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Parrocchia San Marco Vecchio

Domenica, 21 Ottobre 2012 23:00

Conversazioni Notturne a Gerusalemme

Scritto da  Riccardo

Questi tre pensieri (che riporto qui sotto) li ho amati fin da quando, pochi giorni fa, li ho letti sullo splendido libro del Cardinale Carlo Maria Martini "Conversazioni Notturne a Gerusalemme".

"...voglio una Chiesa aperta, una Chiesa che abbia le porte aperte alla gioventù, una Chiesa che guardi lontano. Non saranno né il conformismo né tiepide proposte a rendere la Chiesa interessante. Io confido nella radicalità della parola di Gesù che dobbiamo tradurre nel nostro mondo: come aiuto nell'affrontare la vita, come buona novella che Gesù vuole portare. Tradurre non significa svilire. Oggi la parola di Gesù deve mostrare il suo carattere attraverso la nostra vita con il coraggio dell'ascolto e della confessione religiosa. Gesù vuole liberare gli afflitti e gli oppressi, mostrare ai ricchi le loro possibilità e opporsi agli ingiusti. Sono colpito dalla domanda di Gesù: il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede? Egli non chiede: troverò una Chiesa grande e bene organizzata? Sa apprezzare anche una Chiesa piccola e modesta, che ha una fede salda e agisce di conseguenza. Non dobbiamo dipendere dai numeri e dai successi. Saremo molto più liberi di seguire la chiamata di Gesù." (Card. Carlo Maria Martini)

 

"A Gerusalemme parlavamo spesso fino a tarda notte dei giovani di oggi. Ci siamo avvicinati ai sogni. Di notte le idee nascono più facilmente che nella razionalità del giorno. Quali sono le aspettative della gioventù? E cosa si aspetta dalla gioventù il mondo? Un mondo difficile richiede il suo impegno. Da quelle conversazioni notturne a Gerusalemme è nato questo piccolo libro. La parte più importante sono le domande dei ragazzi. Sono ancora interessati oggi a criticare la Chiesa, noi, chi governa, l'establishment? Oppure si allontanano in silenzio?" "Essi lottano contro l'ingiustizia e vogliono imparare l'amore. Danno speranza a un mondo difficile." (Card. Carlo Maria Martini)

 

"La Chiesa è stanca, nell’Europa del benessere. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l’apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? (…) Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo." (Card. Carlo Maria Martini)

 

Riccardo

martini

Il Cardinale Carlo Maria Martini

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