La luce fa miracoli, aggiunge, cancella, riduce, arricchisce, sfuma, sottolinea, fa diventare credibile e accettabile il sogno, il fantastico, suggerisce trasparenze, dà miraggio alla realtà.
(Federico Fellini)
Michelangelo Merisi da Caravaggio,
Cena in Emmaus - Pinacoteca di Brera, Milano.
La luce attraverso la propria caratteristica di illuminare o adombrare gli oggetti e gli esseri viventi, riesce a renderci suggestivi effetti espressivi, e molti dei grandi Maestri dell'Arte in passato come nel presente, se ne sono serviti per accentuare la potenza espressiva delle loro opere.
Per Michelangelo Merisi detto il "Caravaggio", la luce è diventata una sorte di ossessione. Il Caravaggio infatti cercò di analizzare la luce sotto ogni suo aspetto, sia materiale che spirituale, cercando di scoprirne i segreti più nascosti, e mettendo queste sue conoscenze su tela. Le sue opere hanno infatti una potenza espressiva unica, dove la luce è il linguaggio visivo principale, ed attraverso essa, l'artista vuole rappresentare la realtà cruda e semplice, come la vedrebbero i nostri occhi.
Nel famoso dipinto "Cena in Emmaus", la luce di questo Artista, è profondamente realistica. Il pittore ha fissato sulla tela un fatto preciso, di particolare intensità emotiva. Dal fondo buio, emergono i personaggi investiti dalla luce, che ne modella le fisionomie descrivendo con cura tutti i particolari del quadro, che sono resi con straordinaria verosimiglianza pittorica.